ll primo anno di vita rappresenta un periodo di crescita in
tutte le aree di sviluppo del bambino che non avviene in nessun’altra età della
vita.
Tutti i 5 sensi forniscono continuamente al cervello
migliaia di informazioni sull’ambiente che lo circonda, ma il senso più
importante è sicuramente quello della vista. Ben il 90% delle informazioni sul
mondo esterno, vengono fornite al cervello proprio dall’occhio! La vista ha un
ruolo fondamentale nella vita di tutti noi e quindi è un bene prezioso che va
assolutamente difeso e protetto! Non solo acquisisce immagini, ma ha un ruolo
fondamentale nei rapporti sociali da quando si nasce, creando il rapporto
madre-neonato, a quando si cresce ed è quindi il principale strumento dei
rapporti sociali di un bambino e di un uomo.
La vista ha uno sviluppo nel bambino che inizia dalla
nascita e matura intorno agli 8 anni circa. La crescita di un bambino passa
attraverso la vista. Nel primo anno di vita si arriva ad avere un’acutezza
visiva di 4/10 circa e quindi il mondo del bambino è “ristretto” a tutto ciò
che da vicino lo circonda. Con la crescita l’acutezza visiva aumenta, a 3 anni
si arriva a 6-8/10, a 4-5 circa 10/10 (quindi valori di un adulto). Al neonato
ed ai bambini piccoli è praticamente impossibile toccare alcuni oggetti,
gustare alcuni cibi, ma certo è che non gli si potrà mai impedire di
GUARDARE..e CRESCERE!
Grazie ad alcuni giochi è fattibile per i genitori di bambini piccoli con una fascia di età che va dai 2 ai 4 anni, capire se ci sono problemi agli occhi o meno e quindi recarsi dall’oculista. Ne vediamo due! Il primo, quello che viene effettuato intorno ai due anni, è molto semplice e facile e può svelare precocemente l’esistenza di ambliopia. Viene fatta la “prova del rifiuto” o “del riflesso di ribellione”.
Prendiamo il bambino e con gli occhi scoperti gli facciamo
vedere una figura. La reazione dovrebbe essere di indifferenza. Proviamo ora a
coprire bene l’occhio destro e vediamo la reazione dell’occhio sinistro. Se si
ribella, la risposta fa pensare a qualche problema in quanto la risposta
risulta negativa. In caso di indifferenza la risposta è buona, quindi non ci
sono problemi. Come vedete il giochino è semplice, ma ci può consigliare, in
caso di risposta negativa, la visita del bambino dall’oculista.
Ora prendiamo un bambino di 4 anni, che generalmente non sa
ancora leggere, ma che è fondamentale capire se ha problemi di vista..e
facciamolo GIOCARE!
Si possono usare vari tipi di ottotipi, cioè tabelle dove
sono riportati dei simboli che il paziente deve identificare. Di seguito
riporto un Ottotipo con raffigurate le E di Albini e ho riprodotto una E di
Albini da stampare e tagliare su un cartoncino.
La difficoltà per il bimbo è che le E rappresentate
sull'Ottotipo sono via via sempre più piccole; in questo modo sarà possibile
definire in decimi il visus dei suoi occhi.
Se il bimbo è collaborante con questo metodo è possibile
eseguire correttamente un esame del visus anche all'età di 2 anni.
IL TEST/GIOCO:
Partecipanti:
Il bambino e i due genitori.
Procedura:
La mamma prende sulle ginocchia il bambino al quale viene
consegnata la E.
Si deve coprire un occhio alla volta in maniera assolutamente accurata in modo che
il bambino non possa vedere con l’altro occhio.
Il padre si mette a 4 metri di distanza con l’ottotipo
generale e mostra ciascuna E indicata sull’ottotipo,
riga per riga, dalla prima all’ultima!
Il bambino deve disporre la E che ha in mano nella stessa
direzione di quella che il padre gli mostra sul cartellone generale
(l’ottotipo).
L’alternativa alla E è quella di insegnare al bambino di
orientare la manina nella stessa direzione della E a seconda di dove il
genitore la orienta: in alto, in basso, a destra e a sinistra.
RISULTATI
Se il bambino riconosce BENE le immagini tanto con l’occhio
destro che con il sinistro significa che ha una
visione normale per la sua età;
Se riconosce MALE le immagini tanto con l’occhio destro che
con l’occhio sinistro è consigliabile consultare l’oculista di fiducia.
Se il bambino riconosce BENE le immagini CON UN OCCHIO e MALE CON L’ALTRO, potrebbe evidenziare l’ambliopia ed è consigliabile consultare l’oculista al più presto possibile.